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Produzione in crescita e boom nell’esportazione a conclusione dello studio di settore UNIDI realizzato dall’istituto KEY-STONE: rallentano i consumi interni, la produzione italiana cresce grazie a digital innovation ed esportazione.
RALLENTA NUOVAMENTE LA DOMANDA INTERNA
Mercato italiano instabile; trend stagnante sul lungo periodo. L’intervallo 2009-2017 rivela una domanda interna di fatto ferma, senza un vero sviluppo del mercato. La “finta” ripresa rilevata negli anni 2015-2016 è dovuta al ritorno della popolazione alle cure odontoiatriche dopo un periodo di forte crisi (2013-2014) caratterizzato dalla rinuncia al dentista.
Si calcoli che il valore complessivo del mercato di sell-out risulta oggi al livello del 2009, o poco più, ma considerando l’attualizzazione del potere di spesa, il valore del mercato del 2017 è inferiore a quello ottenuto nel periodo 2008-2009.
DIGITALE E DISPOSITIVI SU MISURA SPINGONO LA CRESCITA
Tutti i settori tradizionali sono in calo o stagnanti rispetto al 2009, a differenza dei comparti strettamente collegati alle tecnologie digitali (in particolare per l’avvento del Cad-Cam e tecnologie digitali per le produzioni protesiche e ortodontiche) oltre allo sviluppo del business dei dispositivi su misura (strutture protesiche e allineatori) che stanno diventando una vera e propria area di business dell’industria internazionale.
La diffusione del digitale ha, infatti, condotto a una trasformazione sempre più marcata, con un cambio di ruolo degli attori della filiera: diversi grandi produttori in ambito implantologia, leghe preziose e ortodonzia stanno trasformando il loro business da fabbricanti di prodotti a produttori di dispositivi medici su misura.
INDUSTRIA IN CRESCITA ESPONENZIALE
Contrariamente all’andamento della domanda interna, il comparto produttivo italiano è un vero e proprio fiore all’occhiello del settore manifatturiero italiano composto dalle piccole e medie imprese, con tassi di crescita che in molti casi sono stati a due cifre.
Il comparto, che valeva nel 2009 poco più di 600 milioni è aumentato di oltre il 50% in nove anni, avvicinandosi ai 950 milioni e con la concreta previsione di sforare la barriera di un miliardo di euro già in quest’anno.
Il trend di crescita medio composto (CAGR) è del 5,5% contro un tasso medio di sviluppo del prodotto interno lordo dello 0,15%, segno di un andamento più che virtuoso.
ESPORTAZIONI QUASI RADDOPIATE IN 10 ANNI
Visti gli andamenti altalenanti e sostanzialmente stagnanti della domanda interna, è stato l’export a sostenere il comparto. Il settore è quasi raddoppiato con un aumento del 75%, passando da 370 milioni nel 2009 a quasi 650 milioni nel 2017. Si registra un elevato tasso di crescita medio composto pari al 7,1% all’anno.
In conclusione, possiamo affermare che l’industria dentale italiana possiede di certo tutti quei requisiti fondamentali per ottenere grande riconoscimento sui mercati di tutto il mondo: orientamento all’innovazione, standard qualitativi, creatività e capacità relazionali, ecc. Il fatto che il comparto non trovi ancora continuità di crescita sul mercato nazionale, è senza dubbio dovuto a un problema di domanda interna che sembra non uscire da una crisi ormai sistemica e strutturale.
Con l’Expodental Meeting che si è appena concluso a Rimini, UNIDI segna un’altra vittoria, che per il settore si è tradotta in uno splendido momento d’incontro fra industria, distribuzione e professionisti, di formazione scientifica e di business. Se l’edizione 2017 aveva avuto un boom di crescita sul fronte visitatori, l’Expodental di quest’anno ha confermato il trend positivo con un incremento dell’11% rispetto all’anno scorso per quanto riguarda gli ingressi di operatori e professionisti, registrando quasi 20.000 presenze totali, di cui l’11,5% provenienti dall’estero.
Le aziende del settore sono state lungimiranti, prevedendo il successo dell’evento e decidendo di investire nella presenza a Rimini, con il risultato che circa 350 aziende del dentale hanno presentato le loro ultime innovazioni a Expodental Meeting.
L’edizione appena trascorsa ha visto un grande coinvolgimento degli espositori, che hanno profuso il massimo impegno, sia in termini di qualità degli allestimenti che nella promozione dell’evento e nell’organizzazione di workshop, momenti di formazione e occasioni di svago. Il contributo delle aziende all’ottima riuscita di Expodental 2018 è stato quindi di fondamentale importanza.
Un’edizione da record anche per quanto riguarda la parte scientifica: durante la tre giorni riminese le 12 sale nei padiglioni della fiera hanno visto susseguirsi più di 40 eventi clinici ed extra-clinici, 15 corsi ECM gratuiti, più di 100 relatori eccellenti di fama internazionale, 25 workshop aziendali, con più di una trentina di società scientifiche, associazioni e università coinvolte. Come l’anno scorso, una sala è stata interamente dedicata alla formazione digitale, protagonista del progetto EXPO3D che ha offerto a dentisti e odontotecnici un quadro culturale completo e approfondito in tema di odontoiatria digitale.
La ricchezza del programma scientifico organizzato e gestito da UNIDI e il suo successo (più di 3.000 corsisiti hanno affollato le sale di Expodental) confermano che negli ultimi 3 anni la parte congressuale è cresciuta esponenzialmente, trasformando la kermesse riminese in un momento unico nel suo genere anche dal punto di vista della formazione scientifica oltre che da quello merceologico e commerciale.
Giovedì 17 maggio Expodental ha ospitato un importantissimo momento istituzionale, con una conferenza organizzata da UNIDI insieme alla CAO Nazionale riguardante il nuovo regolamento europeo e il suo impatto sul settore odontoiatrico. La giornata si è conclusa con un momento storico per l’ANDI: il vivace e intenso dibattito all’americana tra i tre candidati alla Presidenza nazionale - Mauro Rocchetti, Carlo Ghirlanda e Stefano Mirenghi.
Si riconferma anche la spinta all’internazionalizzazione di Expodental: anche grazie alla collaborazione di ITA/ICE e al sostegno del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico), sono stati organizzati circa 1.500 incontri B2B tra gli oltre 80 buyers esteri provenienti da 24 Paesi e le Aziende Italiane. Un incoraggiante +33% di aziende italiane coinvolte negli incontri B2B, con un +21% di meeting svolti rispetto all’edizione passata, dimostra una forte crescita di interesse da parte delle aziende italiane di esporsi anche al panorama estero. In generale, al di là del progetto B2B sviluppato in collaborazione con ICE, c’è stato un consistente incremento nel numero di visitatori provenienti dall’estero, che hanno inciso dell’11,5% sul totale degli ingressi superando del doppio il dato del 2017.
“Anche quest’anno Expodental è stato un successo: un successo che ci conferma di aver imboccato la strada giusta e ci spinge a progredire come abbiamo fatto finora, con lo scopo di sviluppare e migliorare ulteriormente il format che fino ad oggi si è rivelato vincente” Gianna Pamich, Presidente UNIDI.
UNIDI, in oltre 50 anni di attività (costituita nel 1969), ha contribuito in modo determinante a far crescere l'industria dentale italiana, oggi, una delle maggiori nel mondo; tra le prime per volume di affari, innovazione tecnologica ed esportazione.
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