L’industria dentale italiana esprime il proprio apprezzamento per l’annuncio della Commissione UE in merito al posticipo della data di implementazione del Reg. UE 745/2017 sui dispositivi medici.
Il Regolamento 745/2017 doveva abrogare definitivamente le Direttive europee in materia di dispositivi medici a partire dal 26 maggio 2020, ponendo pertanto fine al periodo transitorio di tre anni durante i quali le imprese del settore avrebbero dovuto adeguare i propri prodotti, processi produttivi e certificazioni alle nuove norme e regole di classificazione.
Un periodo transitorio di per sé già troppo corto se si pensa alle numerose criticità riscontrate dalle aziende - e messe più volte in evidenza dalle associazioni -, a causa dei ritardi nella costruzione di un impianto regolatorio adeguato e nell’adozione delle linee-guida necessarie ad una corretta interpretazione ed implementazione delle nuove disposizioni di legge.
L’emergenza COVID-19 non ha fatto altro che aggravare le criticità, spostando l’attenzione delle Istituzioni e dei Governi sul diffondersi del contagio da Coronavirus, adottando le misure necessarie per il suo contenimento. Misure che hanno coinvolto la popolazione e le Imprese, con un impatto notevole sui sistemi economici di tutti gli Stati Membri dell’UE.
E’ pertanto inevitabile un posticipo dell’applicazione del Regolamento UE per diversi motivi messi in evidenza anche dalle maggiori federazioni dell’industria medicale europea, tra cui FIDE (Federation of European Dental Industries):
È necessaria una soluzione armonizzata al fine di assicurare la continuità nella cura dei pazienti, preservando l’uniformità sul mercato europeo. L’industria del settore dei dispositivi medici e UNIDI, attraverso la sua federazione di riferimento in Europa, supportano l’iniziativa della Commissione UE, nell’interesse di una corretta ed efficiente implementazione del MDR a beneficio della salute pubblica.
25 marzo 2020 – ANCAD, Associazione Nazionale Commercio Articoli Dentali, e UNIDI, Unione Nazionale Industrie Dentarie Italiane, fanno appello allo spirito di responsabilità di tutti affinché presto, insieme, si possa tornare a parlare di crescita.
L’Italia, il mondo intero, sta combattendo una dura battaglia contro il Covid-19, e tutti siamo chiamati a fare la nostra parte, a partire dal rispetto delle indicazioni che giungono dal Governo, per contrastare il virus attraverso misure, anche drastiche, necessarie al contenimento dei contagi.
Il nostro plauso e la nostra riconoscenza vanno a operatori sanitari, Forze dell’Ordine e a tutti quelli che sono impegnati in mansioni indispensabili per la comunità che si stanno prodigando eroicamente.
La nostra filiera inevitabilmente soffre della situazione, ma è necessario tenere presente che oggi, oltre all’evitare il diffondersi del contagio, è di primaria importanza evitare il blocco della nostra economia.
Strumenti straordinari a tutela del nostro settore sono stati emanati ed altri sono in via di adozione da parte del Governo e delle Istituzioni, ma è richiesto il massimo impegno di tutti verso un sistema che rischia il collasso, perché solo insieme possiamo sperare di superare questa emergenza.
Il nostro monito va a chi, nascondendosi dietro questa drammatica situazione, decida di approfittare meschinamente del momento, stabilendo di non onorare impegni già presi.
Nostro dovere di imprenditori è tutelare il lavoro, mantenere continuità negli approvvigionamenti, onorare i nostri debiti ricorrendo anche a strumenti bancari di credito, se necessario.
La rete imprenditoriale è sempre stata la forza della nostra nazione, il vero cuore pulsante dell’Italia, e non sarebbe ammissibile osservare atteggiamenti di chiusura finalizzati a interessi personali.
Il mancato rispetto delle scadenze determina inevitabilmente un inasprimento dei meccanismi di recupero a tutela della singola azienda, generando nel nostro settore un clima di salvaguardia, impedendo così che si creino le condizioni per superare la crisi e poter quindi aiutare chi più di altri si trovasse in difficoltà.
Facciamo appello allo spirito di responsabilità di tutti per poter presto parlare insieme di crescita e nuovi impulsi per la nostra bella Italia.
UNIDI, in oltre 50 anni di attività (costituita nel 1969), ha contribuito in modo determinante a far crescere l'industria dentale italiana, oggi, una delle maggiori nel mondo; tra le prime per volume di affari, innovazione tecnologica ed esportazione.
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