#eccellenzadentale on tour: MARIOTTI

MARIOTTI-15 Abbiamo visto le varie sfaccettature dell’#eccellenzadentale italiana nel nostro tour fino a qui. Oggi invece possiamo conoscere cosa c’è dentro, qual è il motore dell’eccellenza: siamo da Mariotti. Vieniamo accolti a braccia aperte come solo in romagna può capitare da Francesco Mariotti e dal padre. Una storia tutta italiana, partita nel 1973 e passata dal produrre a essere un marchio riconosciuto in tutto il mondo, che cura tutto il prodotto, dal progetto alla realizzazione. MARIOTTI-19 Francesco Mariotti ci spiega “Noi siamo costruttori. Costruiamo un prodotto, ma non solo: costruiamo forte relazioni con le persone esterne e interne all’azienda” e non possiamo non notare una cosa: sono tutti giovani, appassionati, competenti e fieri di essere una parte importante di ogni micromotore e fresatore prodotto. E i rapporti all’esterno? Continua Mariotti: I rapporti con i collaboratori e concessionari sono di vera cooperazione, il rapporto umano con il concessionario è fondamentale: cerchiamo di ascoltarli più possibile, per poter poi dare un buon servizio al cliente finale. Il mercato cambia di continuo e bisogna sempre stare sul pezzo. Abbiamo dei progetti in cantiere abbastanza rivoluzionari e non bisogna mai fermarsi.” MARIOTTI-17 Il mercato è cambiato e continua a cambiare. Il mercato va veloce e le tecnologie anche di più, per questo bisogna essere sempre sul pezzo senza mai rimanere indietro. Se riusciamo a competere sul mercato è perché arriviamo sempre con le cose giuste al momento giusto.” Schermata 2014-05-26 alle 09.15.43 Vogliamo capire il segreto, chiediamo a Mariotti cos’è per lui l’eccellenza dentale. Eccellenza dentale per me è: semplicità, affidabilità e relazioni. Valori presenti in Mariotti e che sono la base del valore del Made in Italy nel mondo.”

#eccellenzadentale on tour: SARATOGA

SARATOGA-51

Il viaggio di UNIDI alla scoperta dell’ #eccellenzadentale italiana prosegue: siamo da Saratoga, fondata nel 1973 da Bruno Bortolus. Nostro Cicerone, Patrizio Bortolus, che ci racconta come l’eccellenza possa partire anche dal contesto in cui si cresce: è proprio il padre la persona che più l’ha ispirato, avendogli insegnato “la voglia di fare, di costruire e guardare oltre da sempre. SARATOGA-3

Lo riscontriamo nel nostro tour in azienda, si nota l’importanza fondamentale della ricerca e dello sviluppo, che ha portato Saratoga alla collaborazione con Pininfarina, forte dell’applicazione di nuovi concetti a nuovi materiali. Il successo non è solo questo: “è declinare i bisogni dei clienti e costruire un prodotto unico, anche se parte da una semplice lamiera“, ci spiega Patrizio Bortolus. “Il mercato è cambiato, le sfide sono sempre più difficili e le esigenze personalizzate. Per questo il mio sogno è che le nostre soluzioni possano essere usati da più dentisti al mondo: abbiamo scelto di rendere il prodotto customizzabile al 100%, è fondamentale essere flessibili e innovativi.”

SARATOGA-61

Un concetto chiaro al mercato. Tanto che il 90% dei prodotti viene esportato all’estero, dall’ormai vicino Oriente, al sempre complesso mercato statunitense. Altra sfida che piace a Saratoga: agli americani non basta la qualità, a loro piace il servizio aggiunto. Ed ecco che l’eccellenza italiana dei Bortolus si fa avanti, creando giusto mix tra prodotto e servizio, nata dalla capacità di ascolto, dalla declinazione delle richieste al prodotto. E il servizio? “Il segreto è essere sempre propositivi e rispondere in tempi brevi“, ci dice Bortolus. “La sfida più grande da vincere è capire tutti i tipi di clienti tutti i giorni, ma per noi è la base: per Saratoga è la persona al centro di tutto il processo, che diventa nostro partner del successo. Io stesso mi metto in gioco personalmente per sviluppare un prodotto, partendo proprio dal cliente. E con le persone che lavorano con me.”     SARATOGA-55

#ECCELLENZADENTALE ON TOUR: PASTELLI

PASTELLI-27

Il tour di #eccellenzadentale prosegue in Veneto. Oggi conosciamo Pastelli, che dal 1978 rompe gli schemi del convenzionale e porta il colore negli studi dentali e non solo. “Benvenuti“, ci accoglie sorridente Gianna Pamich, che ci racconta la storia di un successo che è diventato eccellenza nel suo campo. “Si avvertiva la necessità di un articolo più elegante, più curato per il dentale, e prima… non esisteva nulla. Pastelli prende il nome dai colori, perché furono introdotti per la prima volta in un mondo dove le sfumature non esistevano, era tutto completamente bianco, asettico.”

PASTELLI-24Visitiamo il luminosissimo stabilimento, la luce fa risaltare ancora di più i (tanti) colori dei tessuti che vediamo. Chiediamo di spiegarci perché Pastelli vuol dire eccellenza.
I principi e valori del nostro marchio sono basati sulla serietà. Per come ci si pone, nel mantenere le promesse a clienti e fornitori, nel continuare a fissare gli obiettivi per la crescita futura. E il tutto deve essere filtrato da: qualità, tecnologia e innovazione”

PASTELLI-6

Già. La tecnologia. È la soluzione a tutto?  “No. La tecnologia non basta, serve lavorare su di noi, sul prodotto. Il duro lavoro è alla base di tutto, non l’idea, la fortuna, la tecnologia. È la fatica, la cura, il lavoro costante del gruppo”. Questo è palpabile. Le persone che lavorano in Pastelli si conoscono e sono coscienti che passare insieme otto ore al giorno, più giorni, per più anni, fa passare molto tempo in azienda, per cui è fondamentale creare un giusto feeling. Bisogna credere nelle persone, aggiunge Pamich, nel servizio, nella qualità e nel lavorare in maniera incessante: l’eccellenza è tutto, non solo il prodotto.

PASTELLI-21

Gli altri segreti di Pastelli? L’ideazione, la creazione, il servizio e l’ascolto del cliente. Non è solo il destinatario del prodotto. Fa parte del processo. “Per Pastelli, creare tessuti unici, in grado di soddisfare i clienti per utilizzo e anche per l’immagine dello studio dentistico è fondamentale.” E ci riescono benissimo, visto che sono arrivati a farlo in tutto il mondo, esportando in 52 paesi diversi e anche in posti tanto lontani quanto diversi, come Mongolia e in Siberia!

#ECCELLENZADENTALE ON TOUR: OMS

Oms-8

Il viaggio di #eccellenzadentale continua. Oggi scopriamo la storia di OMS, che produce l’elemento centrale attorno al quale ruota uno studio, fulcro di tutta la relazione paziente-odontoiatra: il riunito. Ci accoglie in azienda Carla Pedrazzini, che dirige l’azienda dai primi anni duemila, assieme alle sue fidate collaboratrici ed export manager Chiara e Stefania e, con la grande guida di Marco Gobbin, visitiamo l’azienda.

Oms-10

Ci rendiamo subito conto di essere in mezzo alla storia, che diventa eccellenza: dal 1961 OMS si occupa di disegnare e costruire riuniti, in un accurato mix tra comfort e funzionalità. Non parliamo di una poltrona, ma di un sistema complesso che deve garantire qualità nel tempo (pure troppa, questi riuniti durano in eterno!!!, ci dice scherzando Carla Pedrazzini) a un progresso tecnolgico continuo, che consenta di fornire soluzioni che permettano al professionista la massima attività.

Oms-15

Il payoff di OMS ci rende chiara la visione dell’azienda: riuniti attorno a un’idea. Ci è subito chiaro il perché: qui le idee vengono discusse e condivise con tutti. “Sono stata e vengo spesso criticata per questo“, ci dice Pedrazzini, “ma è fondamentale per la realizzazione di un buon prodotto. La nostra eccellenza è data dalla qualità, certo, ma soprattutto dallo spirito che ci mettiamo nel fare le cose“.

Oms-11

Ricerca e sviluppo, importantissime per l’azienda, consentono a OMS di proporre un prodotto diverso dagli altri, in termini di stile e componenti. Una grande sfida in un momento in cui, ci spiegano, il mercato cambia le scelte relative alla tecnologia, ma al tempo stesso, tutti pensano solo al prezzo e non al tipo di prodotto. E qui OMS è nuovamente (e da sempre) controcorrente: le parole d’ordine di un riunito sono stile, eccellenza, complessità, che consentono un’alta percezione del prodotto all’estero e fanno riscontrare un grande entusiasmo per tutte le soluzioni proposte.